Nimodipina nell’emorragia subaracnoidea da rottura di aneurisma


Il calcioantagonista Nimodipina ( Nimotop ) riduce l’incidenza di complicanze ischemiche nei pazienti con emorragia subaracnoidea da rottura di aneurisma.
Nonostante la maggior parte degli studi randomizzati siano stati focalizzati sulla somministrazione della Nimodipina per via orale, la somministrazione per infusione rappresenta un’alternativa che viene preferita in molti Centri.
Non è noto se la via di somministrazione abbia uan certa importanza riguardo all’efficacia del farmaco.

Un totale di 106 pazienti con emorragia subaracnoidea da rottura di aneurisma sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Nimodipina per via orale oppure per via parenterale.

I pazienti sono stati sottoposti a monitoraggio per almeno 10 giorni dopo il sanguinamento per documentare la comparsa di deficit neurologici ischemici ritardati.

Le caratteristiche basali tra i due gruppi non differivano per età, sesso, condizioni clinica al momento del ricovero ospedaliero, dati radiologici e modalità di trattamento dell’aneurisma.

L’incidenza di nuovi deficit neurologici è risultata simile: 28% contro 30%, rispettivamente, nel gruppo trattato con il farmaco per os e in quello per via parenterale.

Non ci sono state differenze nella percentuale di pazienti con velocità di flusso in arteria cerebrale media maggiore di 120 cm/sec ( rispettivamente 50% e 45% ).

L’esito clinico misurato alla scala GOS ( Glasgow Outcome Scale ) a 3 mesi è risultato simile nei due gruppi.

Non è stata riscontrata una differenza nel numero di pazienti con nuova lesione ischemica alla risonanza magnetica per immagini.

In conclusione, i risultati dello studio hanno indicato che non c’è nessuna differenza clinicamente rilevante nell’efficacia tra la Nimodipina somministrata per via orale e per via parenterale nella prevenzione di deficit neurologici ischemici ritardati, o vasospasmo nei pazienti con emorragia subaracnoidea da rottura di aneurisma. ( Xagena2009 )

Kronvall E et al, J Neurosurg 2009; 110: 58-63


Neuro2009 Farma2009


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